Un difetto frequente in quanti hanno un’autorità è quello di esigere dalle altre cose, anche giuste, che però loro non mettono in pratica in prima persona. Hanno la doppia vita. Dice Gesù: «Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito» (v. 4). Questo atteggiamento è un cattivo esercizio dell’autorità, che invece dovrebbe avere la sua prima forza proprio dal buon esempio. L’autorità nasce dal buon esempio, per aiutare gli altri a praticare ciò che è giusto e doveroso, sostenendoli nelle prove che si incontrano sulla via del bene. L’autorità è un aiuto, ma se viene esercitata male, diventa oppressiva, non lascia crescere le persone e crea un clima di sfiducia e di ostilità, e porta anche alla corruzione. Gesù denuncia apertamente alcuni comportamenti negativi degli scribi e di alcuni farisei: «Si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze» (vv.6-7). Questa è una tentazione che corrisponde alla superbia umana e che non è sempre facile vincere. È l’atteggiamento di vivere solo per l’apparenza. Poi Gesù dà le consegne ai suoi discepoli: «Non fatevi chiamare “rabbi”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. […] E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo».
Si deve tornare all’essenziale del Vangelo, al kerygma come primo annuncio del messaggio cristiano. Così il Papa, da queste rive molto vicine a dove Paolo sbarcò, ricorda i viaggi e il naufragio al centro del Mediterraneo dell’Apostolo, che a differenza di Giona non fugge e anzi può pensare che Roma sia la sua Ninive.
Lo spirito del cristiano deve essere quello di ACCOGLIERE, OFFRIRE AMORE E MISERICORDIA, APRIRE IL CUORE anche se questo costa sacrificio e dono della vita.
Il Papa, anche se criticato e lascito solo da molti, continuerà in questa strada perché… è la via tracciata dal Signore ed è sostenuto dallo Spirito santo in ciò che fa e dice.
Preghiamo per il Papa e AMIAMOLO. Vogliamogli bene. Stringiamolo al nostro cuore e non lasciamolo solo.
G.P.